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MARCELLO SI RICORDA, MARCELLO SI VENDICA! SABATO 11 LUGLIO, ORE 17: PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE “LE SUGHERE”

da:indymedia

Perchè il ricordo di Marcello Lonzi, ucciso 6 anni fa dai secondini
durante un pestaggio selvaggio nel carcere "Le Sughere" di Livorno, non
venga mai cancellato.
Perchè Marcello purtroppo non è stato e non sarà il solo.
Perchè sappiamo che lo stato uccide, per mano di polizia e carcerieri, nelle patrie galere e nelle nostre strade.
Perchè le vessazioni e le torture non vengono inflitte solo in luoghi
lontani, ma anche nelle nostre "democratiche" città. Nell’indifferenza
sta la macabra e scomoda realtà delle cose, a due passi dalle nostre
case, dai nostri posti di lavoro, basta solo alzare finalmente la testa.
Perchè non rimarremo mai indifferenti e non ci volteremo mai dall’altra
parte di fronte alle nefandezze e agli orrori che lo stato per il
profitto e il mantenimento del proprio èpotere, elargisce a piene mani,
ogni giorno, perchè sappiamo che lo stato non processerà mai se stesso
e che la giustizia non si trova nei tribunali.
E la rabbia arderà sempre piu’ nei nostri cuori, e la asolidarietà si fa arma.
A sei anni9 dall’11 luglio 2003 lo stato continua a difendere i suoi scagnozzi.
Per noi sin dal primo giorno gli assassini di Marcello hanno un nome: le guardie, il carcere, lo stato.

MARCELLO SI RICORDA, MARCELLO SI VENDICA!
SABATO 11 LUGLIO, ORE 17: PRESIDIO DAVANTI AL CARCERE "LE SUGHERE"

Dalla mamma di Marcello:

Mio figlio e’ morto l’11 luglio nel 2003 nel carcere Le Sughere di
Livorno. Faceva molto caldo come oggi, ero li’ sola a combattere, o per
meglio dire, cominciavo una battaglia piu’ grande e pericolosa di me.
Ricordo chiaramente che i secondini fecero di tutto per non farmi
lasciare un mazzo di fiori li’, su quel piccolo spazio in un angolo
vicino al cancello del carcere. Erano in 5, una donna e 4 uomini, fu
proprio lei, un’ ispettrice che guardandomi negli occhi mi disse che
non potevo lasciare lasciare li’ i fiori. Poi, vedendo la mia
insistenza, mi chiese:”Signora, ma ha pagato la tassa al comune?
Perche’ sta occupando un suolo pubblico!” Non credevo a quelle parole,
mio figlio era morto, lo avevano ucciso, ma per loro c’era solo
freddezza e indifferenza.
Oggi a distanza di 6 anni, grazie a voi tutti! alle persone che ho
conosciuto personalmente, ma un grazie particolare va a coloro che sono
venuti da lontano per starmi vicino nella mia battaglia per la verita’.
Senza voi tutti non so se sarei riuscita ad andare avanti, perche’ la
forza me l’avete trasmessa, di mio c’e’ che sono una che non molla. Ci
sono stati degli indagati, e siamo arrivati quasi al capolinea, una
battaglia che piano piano abbiamo percorso insieme, ed insieme la
dobbiamo vincere.

SABATO 11/7 DALLE ORE 17 SARO’ ANCORA DAVANTI AL CARCERE PER RICORDARE
L’ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI MIO FIGLIO MARCELLO. SPERO CHE SAREMO IN
TANTI.
UN ABBRACCIO FORTE E UN GRAZIE A TUTTI

MARIA CIUFFI


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