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[Firenze] centinaia in piazza contro la repressione

Solidarietà avevamo chiesto e solidarietà abbiamo avuto. Sùbito. Il 6
ed il 7 novembre, in due manifestazioni distinte messe in piedi in meno
di tre ore, centinaia di LAVORATORI e di rappresentanti della Firenze
che non conta sono scesi in corteo in solidarietà con gli undici
perquisiti e con Mannu prigioniero.
Un primo nutrito corteo improvvisato, un secondo ancora più numeroso:
molte persone, pochissime bandiere, un solo striscione. Negli stessi
giorni, nelle stesse ore a Livorno, a Pistoia, a Roma, altre migliaia
di persone scendevano in piazza in solidarietà con i prigionieri a
seguito dei fatti dell’11 ottobre e per chiedere la verità per Stefano
Cucchi, per la sua solitaria e spaventosa fine.
Nelle carceri si continua a morire -sessanta i suicidi riusciti
dall’inizio dell’anno, ammesso che suicidi si possa chiamarli- mentre
il lavoro continua ad uccidere. Il 7 novembre 2009 Domenico Ricco è
morto travolto da un treno alla stazione fiorentina di Rifredi, mentre
stava riparando uno scambio.

Perché non ci siano più un Francesco, uno Stefano, un Domenico.

Mannu askatu.



Il comunicato stampa sulle giornate del sei e del sette novembre.

cpa_corteo.jpgDopo la spontanea e partecipata iniziativa di ieri, oggi oltre un
migliaio di compagni/e amici e familiari in corteo hanno attraversato
le vie del centro fiorentino passando per i luoghi significativi del
potere politico (P.za Signoria) giudiziario (P.za San.Firenze) ed
emblematici della “serietà” dell’inchiesta nei confronti di Mannu: al
Ristorante Rossini è stata “restituita” la pianta che secondo le
motivazioni di arresto sarebbe stata sottratta e dimostrerebbe la
pericolosità sociale di Mannu.
Durante il corteo di oggi è stato esposto uno striscione che riportava
la scritta ”va in carcere chi lotta, muore chi lavora” per denunciare
l’ennesima morte di un operaio: il ventisettenne travolto da un treno
alla stazione di Rifredi nella giornata di ieri.
L’alta partecipazione e la determinazione di chi ha manifestato,
dimostrano che nonostante le azioni repressive, la solidarietà è
costante e continua.

La mobilitazione non si ferma certamente con la manifestazione odierna.
Nei prossimi giorni faremo altre iniziative in città e non solo, fino a quando non avremo ottenuto la sua liberazione.

La
nostra solidarietà si estende anche a tutti i compagni che oggi come
noi hanno manifestato nelle altre città come a Roma, dove i compagni e
gli amici di Stefano Cucchi si sono anche scontrati con la polizia;
come a Livorno in solidarietà con i tre compagni arrestati per i fatti
avvenuti alla sede di Casa Pound di Pistoia.

CpaFiSud, Cantiere Sociale K100, CSA Next Emerson, Movimento di
Lotta per la Casa, Individualità anarchiche fiorentine, Collettivo
politico Scienze Politiche, Assemblea delle Scuole in Lotta, Voci dalla
Macchia, Rignano Antifascista.

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