Anche oggi a Istanbul, Bursa, Amed, Batman, Van ed in altre località della Turchia continuano le manifestazioni in solidarietà con la resistenza di Kobanê e contro il governo. La polizia attacca brutalmente i manifestanti. Scontri in alcune città. Continuano i combattimenti a Kobanê.
Pubblichiamo di seguito i testi pubblicati negli ultimi giorni dal gruppo anarchico DAF (Devrimci Anarşist Faaliyet)
6 ottobre 2014
L’ISIS è molto vicino a Kobanê. Gli scontri con l’ISIS sono aumentati. Ora ovunque è Kobanê e la gente del Kurdistan sta scendendo nelle strade.
Kobanê non è caduta e non cadrà!
Tutti coloro che vivono e vanno a Suruç per portare solidarietà, stanno aspettando sul confine. La popolazione per tutta l’Anatolia e la Mesopotamia è nelle strade. Tutti i curdi e i rivoluzionari creano ovunque Kobanê.
“Se Kobanê cadrà, il fuoco di Kobanê brucerà ovunque!”
Ovunque è Kobanê, ovunque è resistenza!
Lunga vita alla Rivoluzione di Rojava!
4 ottobre 2014
ULTIMI AVVENIMENTI A KOBANE
Da quando le autorità di Urfa hanno vietato di entrare a Suruç, i nostri compagni si sono incontrati con gli altri membri della DAF usando altre strade e si sono uniti al gruppo dello scudo umano. Nello stesso momento, le Forze Armate Turche hanno intensificato i loro attacchi con bombe lacrimogene sulle persone di Kobanê che aspettano di entrare in Turchia al valico di frontiera di Müşritpınar.
Dopo aver respinto indietro l’ISIS dalle colline dominanti distanti 500 metri dal confine, l’YPG si è ritirato un poco di più dal fronte ovest nei giorni seguenti. Questa ritirata strategica è un’efficente azione di contrasto alle armi pesanti dell’ISIS. Gli scontri aumentano nella notte.
È stato indetto uno “Stop della città” in Amed (Diyarbakır) in solidarietà con la resistenza di Kobane durante il quale diversi negozi hanno chiuso e sono state boicottate le scuole ad Amed e nel resto del Kurdistan. La guardia del confine sta acquistando importanza e l’ISIS sta ricevendo maggiori rifornimenti attraverso il confine turco negli ultimi giorni.
I compagni riferiscono che le persone Kobanê sono perseguitati al valico di frontiera di Yumurtalik. Il numero dei malati e dei feriti è molto alto. I bambini sono privi di cibo ed acqua. Molti feriti aspettano a terra per ore senza alcuna assitenza medica e vengono trasportate a Suruç caricate dietro i camion.
Persone opportuiniste provano a vendere beni di prima necessità alle persone di Kobanê a prezzi molto alti. I guardiani del confine del gruppo dello scudo umano hanno anche ostacolato questo.
I bombardamenti dell’ISIS si intensificano ora sui villaggi 1-2 km a est di Kobanê e continuano all’ovest di Kobanê.
LO STATO TURCO SI PREPARA ALL’ASSALTO
Il fuoco di disturbo dell’esercito turco del primo mattino del 3 Ottobre è quasi senza senso considerando la guerra di terra pianificata, secondo quanto ripotato, per proteggere la tomba del re Süleyman e la sovranità militare. Lo stato turco, che ha lasciato che militanti e rifornimenti dell’ISIS passassero per mesi il confine, sta perseguendo altri profitti strategici mascherati da aiuti.
La polizia militare turca ha minacciato la comune dello scudo umano di cui fanno parte i nostri compagni, e aumenta gli attacchi per evacuare il villaggio.
Lo stato turco che si prepara ad intervenire per evitare il pericolo dell’ISIS, sta allo stesso tempo trascurando l’offensiva fatta dai supporter dell’ISIS all’interno dei suoi confini, mostrando la sua politica di ipocrisia.
LE DONNE ANARCHICHE A KOBANE
Come anarchici rivoluzionari, in questi giorni in cui vediano la lotta del popolo di Kobanê per la libertà come la nostra stessa lotta per la libertà, stiamo facendo crescere i princpi dell’Azadî/Libertà in ogni area. Noi non permetteremo a stati, capitalisti o bande assassine di fare del male al popolo di Kobanê. Le nostre compagne Donne Anarchiche (DAF/Organizzazione Anarchica delle Donne) sono in marcia per ampliare questa solidarietà rivoluzionaria al grido di “Per distruggere i confini e creare la libertà; a Kobanê!”
Lunga vita alla Resistenza di Kobanê!
Lunga vita alla Rivoluzione di Rojava!