SABATO 26 FEBBRAIO ORE 16.00
PIAZZA GRANDE – LIVORNO
FERMIAMO LA GUERRA
Contro ogni forma di imperialismo
Contro la guerra in Ucraina
Il 24 febbraio la Russia ha invaso l’Ucraina bombardando le principali città. Condanniamo fermamente queste azioni che colpiscono in primo luogo la popolazione civile. Le classi sfruttate e oppresse dell’intero continente stanno già pagando le conseguenze umanitarie e sociali di questa guerra.
I governi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, dell’Unione Europea e della Russia si contendono il potere con armi ed eserciti giocando sulla nostra pelle. La NATO dopo aver portato con la Russia l’escalation fino allo scontro ne approfitta per consolidarsi e serrare le proprie fila.
Per il ritiro immediato delle truppe, delle navi e degli aerei italiani dall’Europa orientale
Lettonia: truppe con carri armati e cingolati da neve, nell’ambito della missione “Baltic Guardian” della NATO.
Romania: nei pressi di Costanza è presente una squadriglia di 4 caccia Typhoon nell’ambito della missione “Air Black Storm”.
Mar Nero: sono presenti una fregata FREMM, un cacciamine e una portaerei con caccia F-35.
Questo dispiegamento di forze costa già 78 milioni. Cosa farà l’Italia? È stato già annunciato l’invio di altri 2000 soldati italiani e le forze armate sono in allerta. Dobbiamo costruire un’opposizione antimilitarista per impedire la partecipazione italiana alla guerra.
Per fermare l’ampliamento della base USA di Camp Darby
Già oggi arsenale e nodo determinante per la logistica di armi e mezzi nel Mediterraneo e non solo. L’ampliamento della base prevede tra l’altro la creazione di una nuova linea ferroviaria, che trasporterà fino a due treni carichi di armi ogni giorno.
Per impedire l’aumento delle spese militari.
Nel 2022 le spese militari hanno superato i 26 miliardi di euro. Nel 2021 1 miliardo e 100 milioni sono stati spesi solo per le missioni militari italiani tra cui gli interventi neocoloniali in Africa.
Solidarietà internazionalista
Facciamoci sentire contro la guerra. Non collaboriamo con la guerra, scioperiamo nei settori strategici per il trasporto di armi e equipaggiamenti militari, nei porti e nelle ferrovie. C’è bisogno di uno sciopero generale. Fermiamo le produzioni belliche. Disertiamo la guerra.
Coordinamento cittadino per il ritiro immediato delle missioni militari italiane all’estero
no_missioni_livorno@anche.no