Il Collettivo Anarchico Libertario esprime solidarietà con uno striscione ai compagni antifascisti di Kavala che sono sotto processo per la loro quotidiana lotta contro lo stato e il capitalismo.
Di seguito il comunicato sulla montatura repressiva nei confronti dei compagni.
NESSUN PROCEDIMENTO CONTRO I DUE ANTIFASCISTI DI KAVALA
La cosiddetta crisi di Imia, avvenuta nel 1996 è servita ai fascisti para statali che per anni hanno approfittato di questo particolare incidente per organizzare celebrazioni d’odio. Dal 2011 il Movimento Patriottico di Kavala, simile alla gang nazista di Alba Dorata, organizza annualmente una chiamata a livello nazionale in città. Una festa fascista fallita, che si svuota anno dopo anno, come il “famoso” sentimento nazionalista dei fascisti.
Un giorno prima del raduno fascista del 26/01/2014 e a seguito di uno scontro tra fascisti ed un gruppo di persone, gli attuali collaboratori nazisti di Kavala ruppero la vetrina del negozio che appartiene ad un nostro compagno, preso di mira per la sua azione antifascista e cercarono anche di dar fuoco al suo interno, mettendo così in pericolo anche la vita degli inquilini dell’edificio.
Il nostro compagno viene costretto ad andare alla stazione di polizia locale dato che il tentato incendio doloso è un crimine il cui procedimento parte d’ufficio (perciò gli vengono richieste alcune formalità) e dopo un’attesa di 3 ore, scopre che è in arresto perchè dei membri del movimento patriottico hanno sporto denuncia contro di lui.
Con già un compagno in custodia cautelare da due giorni per una denuncia ridicola contro di lui presentata da alcuni membri del movimento patriottico, nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio 2014, un secondo compagno (fratello del primo) – anche lui preso di mira per la sua azione antifascista – viene informato di una denuncia a suo carico sporta dagli stessi codardi fascisti, e si presenta volontariamente agli uffici di polizia di Kavala. Sbirri e fascisti hanno montato il caso: i nostri compagni sono accusati di far parte di un’organizzazione criminale, reato contro l’ordine pubblico (travisamento), incitamento a lesioni personali gravi, danni aggravati, possesso e uso di armi, esplosione e possesso di bombe esplosive.
Venerdì, 31/01/2014, dopo essere apparsi di fronte al GIP e al PM, i nostri due compagni vengono rilasciati con le seguenti condizioni: non possono lasciare il paese, devono presentarsi al dipartimento di polizia locale ogni mese e devono pagare la cauzione.
Il primo processo, che era stato fissato per il 10/06/2015, è stato posticipato a casa dell’assenza dei loro avvocati difensori,mentre il successivo è stato rimandato a causa di uno sciopero nazionale degli avvocati.
Dalla prima udienza i fascisti hanno continuato a provocare con il loro comportamento; hanno minacciato persone e scritto disgustosi slogan nazionalisti e nazisti (riferendosi per nome ai nostri compagni perseguti) sia in giro per la città che nella zona in cui vivono risiedono i nostri compagni.
E qui dobbiamo sottolineare che in tutto questo tempo nessun fascista è stato chiamato per un’indagine o accusato per la distruzione del negozio del nostro compagno perseguitato. Potrebbe essere che il caso sia stato “dimenticato” ed archiviato? se questa non è un’insabbiatura e una collaborazione con l’apparato esecutivo e le autorità repressive, allora cos’è!
Ma i neonazi della città non si sono fermati qui. hanno provato ad organizzare una scena di odio e violenza, mirando e colpendo studenti minorenni, mentre lo scorso maggio hanno distrutto la macchina di una antifascista e testimone della difesa al processo dei notri compagni, mostrando quindi chiaramente le loro intenzioni codarde. il giorno dopo gli stessi invertebrati hanno menato un’altra antifascista nella zona del porto della citttà (una zona centrale, che era affollata in quel periodo dell’anno) ementre uno dei due nazi stava scappando, ha tirato fuori la pistola e ha sparato in aria, minacciando gli antifascisti che erano sul luogo. Ovviamente nessuno li ha disturbati e non è stata fatta nessuna azione contro di loro. Dall’altro lato, uno dei due compagni presi di mira si sta aspettando l’ennesima fittizia denuncia contro di lui sporta da questi fascisti. Più di recente, atttraverso ad un’agenzia di vigilanza, alcuni di loro hanno preso parte negli attacchi contro i lavoratori in sciopero dell’industria di fertilizzanti fosforici; inotlre, attraverso un comitato di cittadini indignati che hanno creato, hanno tentato di provocare pogrom e reazioni – con il beneplacito del consiglio comunale- contro i rifugiati “ospitati” a Kavala. naturalmente, durante questi incidenti, gli sbirri sono sempre rimasti semplici spettatori, cercando di equiparare i due “estremi” per apparire produttivi alla società.
Le continue e pubbliche azioni ntifasciste e la presenza dei nostri compagni nella città ha condotto all’isolamento di questi nostalgici sentimenti per il regime militare. Non è una coincidenza che il Movimento Patriottico, i membri del LE P.E.N. (un nuovo partito fascista greco), i membri di Alba Dorata, persone come Roupakias (l’assassino nazista di Pavlos Fyssas), e i nazionalisti non allineati (AME), nel loro sforzo di reincarnarsi dalle loro ceneri, abbiano lavorato insieme come una squadra sotto il nuovo nome del Movimento Popolare dei cittadini di Kavala- PHOENIX.
Non vogliamo più i nostalgici della dittatura e del nazimo. Fascisti tornate nelle vostre tane.
INVITIAMO TUTTI IN SOLIDARIETÀ DAVANTI AL TRIBUNALE DI XANTHI IL 24/11/2016 ALLE 9.
ANDIAMOCI TUTTI!
NESSUN COMPAGNO SOLO NELLE MANI DELLO STATO! LA SOLIDARIETÀ È LA NOSTRA ARMA!
Collettivo Autonomo di Kavala
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