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12- 19 OTTOBRE: TUTTI IN PIAZZA CONTRO LE POLITICHE DI AUSTERITÀ E IL SACCHEGGIO DEI TERRITORI

Settimana di lotta nazionale In difesa dei territori, contro vecchi e nuovi colonialismi.

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Tutti in piazza CONTRO LE POLITICHE DI AUSTERITÀ E IL SACCHEGGIO DEI TERRITORI

12- 19 OTTOBRE: SETTIMANA NAZIONALE DELLE LOTTE

Ogni giorno migliaia di persone in tutta Italia, sparse in una miriade di comitati, associazioni, collettivi o anche individualmente, si mobilitano in vario modo a causa della disoccupazione, della mancanza di casa, del peggioramento delle condizioni di lavoro, della decadenza della scuola e della cultura, dell’assenza di adeguate strutture sanitarie, contro il saccheggio e la devastazione di interi territori in nome del profitto, contro il razzismo, contro le installazioni dell’industria militare e molto altro ancora.

Nella settimana che va dal 12 al 19 ottobre sono previste numerose mobilitazioni e campagne di lotta su tutto il territorio nazionale.

Livorno, al pari di altre città, sta vivendo la crisi peggiore dal dopoguerra.

La nostra città è governata da una classe dirigente e politica che sta devastando il nostro territorio e affossando qualsiasi tentativo di partecipazione diretta dei lavoratori e delle lavoratrici e di riscatto sociale.

Insorgiamo, riempiamo le città, i comuni, i quartieri, restituiamoci dignità, facciamo vedere la nostra rabbia a chi ci opprime, partecipiamo al cambiamento necessario di questa società!

SABATO 12 OTTOBRE: GIORNATA DELLE LOTTE SUI TERRITORI

Ore 9,00 Corteo delle comunità migranti. Solidarietà per la strage di Lampedusa e rinnovo dei permessi di soggiorno

Ore 12,00 presidio del comitato disoccupati e precari piazza Cavour

Ore 16,00 assemblea aperta dei comitati ambientalisti livornesi sulle principali problematiche ambientalidella città c/o Teatrofficina Refugio

Ore 18 assemblea popolare di fronte al comune organizzata dai comitati cittadini. Contro lo sversamento delle acque radioattive nel canale dei Navicelli , e contro la decisione di rinnovare le autorizzazioni alla Lonzi metalli e alla Ra.Ri. Per una politica rifiuti zero

Ore 20 Inaugurazione del nuovo anno al C.P 1921 (Via dei Mulini 29) Cena e dj set

DOMENICA 13 OTTOBRE: GIORNATA CONTRO LE NOCIVITÀ

dedicata all’ambiente e contro lo sfruttamento dei territori

dalle ore 16,00 fino a tarda sera presso l’ex Circoscrizione 1 occupata in Via delle Sorgenti, tombolata popolare, assemblea pubblica, cena e spettacolo dei “Loungerie” per l’inaugurazione del nuovo centro civico dei quartieri nord

MARTEDÌ 15 OTTOBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’AUSTERITY

Presidio itinerante per il centro cittadino e assemblea popolare

Concentramento alle ore 18 in Piazza XX Settembre

VENERDÌ 18 OTTOBRE:SCIOPERO NAZIONALE DEI SINDACATI DI BASE

Aderiamo in massa! Chiunque può scegliere di fare sciopero!

Manifestazione a Roma concentramento ore 10 piazza della Repubblica.

SABATO 19 OTTOBRE: ASSEDIAMO I PALAZZI DEL POTERE

Tutti e tutte a Roma! – Ritrovo ore 8:45 alla stazione di Livorno.

Ex Caserma Occupata – Centro politico 1921 – Ska Livorno Est – B.S.A. Livorno, Vertenza Livorno, Teatro Officina Refugio –  Comitato livornese disoccupati e precari – U.S.B. Livorno – Forum dell’acqua, Collettivo anarchico libertario


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NO EL ALAMEIN: Giovedì 10 ASSEMBLEA CITTADINA

da: senzasoste.it

ASSEMBLEA CITTADINA PER UNA MANIFESTAZIONE CONTRO LA GUERRA, LE SPESE MILITARI E LE POLITICHE DI AUSTERITA’

Anche quest’anno la Brigata Paracadutisti Folgore si sta preparando a commemorare la battaglia di El Alamein.

Ogni anno questa commemorazione nostalgica è celebrata con parate, sfoggio di mezzi da guerra, armi e strumenti di morte. Un’occasione che richiama guerrafondai, fascisti ed estremisti di destra da tutta Italia. Una celebrazione di una guerra passata, che giustifica le guerre del presente e prepara quelle di domani. Ma anche una celebrazione della rapina quotidiana compiuta ai danni dei lavoratori e della lavoratrici per foraggiare l’apparato militare, per sostenere i profitti delle industrie di guerra.
Nel 2010 e nel 2011 a Livorno delle partecipate manifestazioni unitarie hanno portato in piazza l’opposizione ad ogni parata nostalgica, al militarismo, ad ogni guerra, alle spese militari, alle politiche di austerità. Lo scorso anno le celebrazioni si sono tenute a Pisa, ma hanno trovato anche là una decisa opposizione.
Rispetto agli scorsi anni le condizioni delle fasce più povere della popolazione si sono aggravate, la disoccupazione è aumentata, mentre chi lavora vede sempre più peggiorare le proprie condizioni di lavoro. Intanto le spese militari nel 2012 hanno raggiunto i 26,46 miliardi di euro.
Nei giorni scorsi alcuni singoli e organizzazioni che negli anni passati hanno partecipato alla costruzione delle manifestazioni contro la celebrazione di El-Alamein, si sono ritrovati per un incontro preliminare nel quale tutti i soggetti hanno rinnovato la propria intenzione e il proprio impegno per costruire una giornata di lotta in continuità con le esperienze degli scorsi anni.
Si invitano tutte le realtà che hanno partecipato alle manifestazioni degli scorsi anni e tutti coloro che condividono questo percorso a contribuire alla preparazione della manifestazione e a partecipare all’assemblea cittadina che si terrà giovedì 10 ottobre alle ore 21 presso il Centro Sociale Anziani di Borgo, in Via degli Asili 47.

ASSEMBLEA PUBBLICA CITTADINA

Giovedì 10/10 alle ore 21
presso il Centro Sociale Anziani di Borgo
in Via degli Asili 47

Comitato promotore

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AUTORGANIZZAZIONE E LOTTA

Volantino distribuito questa mattina durante il corteo organizzato dal Coordinamento Studentesco Livornese

corteostud.

 

AUTORGANIZZAZIONE E LOTTA

Venti anni di tagli e riforme hanno portato la scuola nelle condizioni attuali:

classi pollaio, un’istruzione sempre più scadente ed allineata con il potere, edifici scolastici fatiscenti, totale aziendalizzazione della scuola con l’ingerenza sempre più ingombrante di privati e affaristi. Intanto in nome del “merito” si vuole trasformare la scuola in una specie di “talent show” in cui si premia il più bravo ad imparare la lezione a memoria, lasciando nell’ignoranza tutti coloro su cui non conviene investire.

Questo è il frutto di politiche condotte dai governi di centrodestra e centrosinistra che si sono alternati negli ultimi anni; politiche portate avanti anche dall’attuale governo delle “larghe intese” che vede uniti PD e PDL.

Ora più che mai è chiaro il ruolo della scuola nella società. Le politiche dei governi ci mostrano come l’istituzione scolastica non abbia minimamente lo scopo di creare cittadini capaci di utilizzare criticamente le proprie conoscenze.

 

LA SCUOLA E’ SFRUTTAMENTO E PRECARIETA’

La scuola prepara ad accettare lo sfruttamento sul lavoro. L’aziendalizzazione e l’ingerenza dei privati nella scuola lega ancora di più l’apprendimento al profitto economico e alle competenze richieste dalle aziende. Con l’alternanza scuola lavoro, gli stages, i tirocini gli studenti imparano ad essere sfruttati lavorando senza essere pagati. Ma la scuola fa molto di più: insegna ad accettare e giustificare le diseguaglianze sociali.

 

LA SCUOLA E’ AUTORITARISMO

L’istituzione scolastica è organizzata in modo fortemente gerarchico. Gli studenti imparano ad obbedire a regole assurde, ad essere puniti, ad accettare le imposizioni dell’autorità. La scuola prepara dunque ad accettare la società autoritaria, prepara ad essere oppressi. La scuola è anche strumento di propaganda nazionalista e religiosa. Infatti è ormai obbligatorio lo studio dell’inno nazionale, che per qualcuno gli studenti dovrebbero cantare come soldatini. La propaganda religiosa è invece presente con l’ora di religione cattolica, mentre la questione del crocifisso nelle aule si ripresenta periodicamente. La scuola impone il modello politico istituzionale insegnando agli studenti a non impegnarsi in prima persona per difendere i propri interessi, ma a delegare le proprie idee e le proprie azioni votando un rappresentante.

 

LA SCUOLA E’ REPRESSIONE E CONTROLLO

Gli studenti sono abituati ad essere continuamente controllati e giudicati. L’autoritarismo nella scuola si manifesta anche nella repressione e nel controllo degli studenti e delle loro attività. Il voto di condotta ne è uno degli esempi più evidenti. La repressione ed il controllo si concretizzano in rapporti, brutti voti e sospensioni per aver partecipato ad occupazioni, autogestioni o assemblee non autorizzate, nel bollare come “assenza collettiva” la partecipazione di massa alle manifestazioni, nel divieto di distribuire volantini a scuola.

La scuola ha questo ruolo perché la società è basata sull’oppressione e sullo sfruttamento. Lo sviluppo libero delle capacità di ciascuno, la formazione di coscienze libere non è possibile nella scuola, ma solo all’interno di una pratica libera di educazione, in una società libera.

Proprio per questo è importante che gli studenti rilancino la lotta. Senza avere fiducia nei partiti, è fondamentale praticare l’azione diretta, organizzandosi dal basso a partire dalle scuole, dai collettivi, unendosi alle lotte dei precari, dei lavoratori, dei disoccupati e a tutti coloro che stanno alzando la testa contro le politiche di austerità. Rilanciare la lotta per una società libera, non solo contro questo governo, ma contro ogni governo, per un mondo di liberi ed eguali.

 

Collettivo Anarchico Libertario

contatti: collettivoanarchico@hotmail.it

http://collettivoanarchico.noblogs.org

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No all’intervento militare in Siria!

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No all’intervento militare in Siria!

Da oltre un mese Stati Uniti, Francia e Turchia si sono dichiarati pronti ad attaccare la Siria, ma nonostante le minacce, tra ultimatum e passi indietro, l’intervento militare non è ancora partito.

Le trattative diplomatiche di queste settimane hanno lo scopo di spartirsi ciò che resta di un paese ormai distrutto, divenuto negli ultimi anni terreno di scontro tra quelle stesse potenze imperialiste che adesso ne decidono le sorti a tavolino.

 

In Siria infatti da due anni si combatte una guerra civile alimentata, con l’invio di armi, mercenari, agenti dei servizi segreti e dei corpi speciali, principalmente da Stati Uniti, Turchia, Arabia Saudita, Russia, Francia, Iran.

Agli stati imperialisti non interessano i diritti umani e neppure la lotta all’uso delle armi chimiche che loro stessi hanno ampiamente usato nelle guerre degli ultimi anni.

Dopo oltre centomila morti e oltre cinque milioni di rifugiati, si prepara un nuovo massacro che non porterà alla pace ma che verrà pagato dalle popolazioni, così come dimostrano le guerre contro Libia, Iraq, Afghanistan, Kosovo, Somalia….

Come anarchici non possiamo che stare dalla parte della popolazione oppressa che in Siria ha reclamato libertà e giustizia sociale, e che dopo l’intervento delle potenze straniere si trova presa fra due fuochi: la dittatura di Assad da una parte, i mercenari e i fanatici religiosi dall’altra.

 

Il governo Letta sembra essere prudente, ma è perfettamente in linea con la politica guerrafondaia dei suoi alleati.

Il governo infatti ha inviato la nave da guerra Andrea Doria a largo del Libano dove sono già presenti 1800 militari italiani per la missione Unifil. L’Italia inoltre è già disseminata di basi USA, da sempre strategiche per gli interventi nell’area mediterranea. L’ultimo chiaro esempio ci viene dall’aggressione NATO alla Libia del 2011, quando una semplice messa a disposizione delle basi, si è trasformato uno dei più importanti interventi dell’aeronautica militare italiana.

 

In ogni caso una nuova guerra significherà anche in Italia nuove politiche di austerità e di sacrifici sulla pelle degli sfruttati per pagare nuove spese militari. Ma anche più repressione, maggiore militarizzazione dei territori e aumento della presenza militare statunitense con nuove basi di guerra.

 

Sabotiamo la guerra! Fermiamo i macellai!

Basta basi militari! Basta produzioni di morte!

Sosteniamo la lotta NO MUOS, contro la nuova grande base americana a Niscemi in Sicilia!

 

 

Federazione Anarchica Livornese

Collettivo Anarchico Libertario

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Manifestazione contro l’arrivo del rigassificatore: testo del volantino distribuito e foto dal corteo

Pubblichiamo il testo del volantino distribuito dalla Federazione Anarchica Livornese e dal Collettivo Anarchico Libertario durante i “Funerali del mare”, manifestazione contro l’arrivo del megarigassificatore galleggiante a largo delle coste livornesi. Di seguito alcune foto dalla manifestazione alla quale hanno partecipato oltre 2000 persone.

 

NO AL SACCHEGGIO – NO ALLO SFRUTTAMENTO

NO AL RIGASSIFICATORE!

 

Scendere in piazza questa sera è importante per riaffermare le ragioni della lotta contro il rigassificatore, un movimento che negli scorsi anni ha portato in piazza a Livorno migliaia di persone. Il movimento contro il rigassificatore, oltre ad aver contato su un’ampia partecipazione, ha contribuito a far emergere con urgenza in città le questioni della salute e dell’ambiente, favorendo lo sviluppo di numerose lotte sul territorio e stringendo legami a livello nazionale con numerosi altri movimenti popolari.
Nonostante l’ampio movimento di opposizione al progetto, nonostante stragi come quelle di Viareggio e Genova abbiano dimostrato ancora una volta come la sicurezza e la salute collettive siano sempre subordinate ai profitti di pochi affaristi, l’impianto di rigassificazione sembra essere pronto a entrare in funzione. Adesso che la “FSRU Toscana”, il famoso “bombolone”, è arrivato a largo delle coste livornesi, dobbiamo tornare a denunciare le menzogne e l’arroganza delle istituzioni. Tra le numerose bugie dell’amministrazione locale va evidenziata la falsa promessa di riduzione delle bollette del gas. È stato confermato anche dalla stampa nazionale quanto i comitati affermano ormai da tempo: il rigassificatore porterà bollette più salate ai livornesi, che dovranno garantire di tasca propria i profitti della società OLT.
I “funerali del mare” non saranno i funerali delle lotte, possono invece essere un’occasione per rilanciare mobilitazioni dal basso in difesa della salute e dell’ambiente. È importante adesso dare continuità ai percorsi assembleari, estendere la partecipazione attiva, rifiutando ogni delega al partito o al politico di turno, coscienti che nessuna soluzione può esserci da parte di quelle istituzioni che piegano le proprie stesse leggi per favorire chi devasta i territori e avvelena la popolazione, da parte di quelle istituzioni che reprimono con violenza chi lotta per la salute, contro la militarizzazione, contro lo sfruttamento e il saccheggio capitalista.
Una ennesima dimostrazione del ruolo delle istituzioni ce l’ha data alcune settimane fa la Regione Sicilia. In Sicilia un ampio movimento popolare contro la costruzione del MUOS (un nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari per la marina militare USA) si oppone alla definitiva militarizzazione dell’isola, alla guerra, all’attentato alla salute degli abitanti della zona. Nello scorso aprile la Regione Sicilia aveva revocato le autorizzazioni per l’installazione del MUOS sotto la pressione del movimento popolare, a fine luglio però la Regione stessa ha revocato il proprio provvedimento di revoca delle autorizzazioni, dando il via libera formale ai lavori. Un voltafaccia che ha fatto venire a galla i precedenti accordi della Regione Sicilia con il Ministero della Difesa per garantire la partenza effettiva dei lavori sulla pelle della popolazione.


Se vogliamo vincere, se vogliamo ottenere dei cambiamenti possiamo solo affidarci alle nostre forze. Come anarchici sosteniamo l’autorganizzazione delle lotte, attraverso un metodo assembleare ed orizzontale, attraverso la pratica dell’azione diretta ed il rifiuto della delega ai partiti. Coloro che subiscono come lavoratori e come abitanti i danni dello sfruttamento e della devastazione ambientale sono gli unici che possono migliorare le proprie condizioni, nessuno lotterà al loro posto. Solo in questa prospettiva sarà possibile bloccare davvero questi progetti devastanti e costruire una concreta alternativa, libera e autogestionaria.

 

Collettivo Anarchico Libertario

Federazione Anarchica Livornese

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Volantino: No al saccheggio, no allo sfruttamento, NO AL RIGASSIFICATORE!

Volantino cha sarà distribuito questa sera durante i “funerali del mare” contro l’arrivo del nuovo megarigassificatore
NO AL SACCHEGGIO, NO ALLO SFRUTTAMENTO
NO AL RIGASSIFICATORE!
Scendere in piazza questa sera è importante per riaffermare le ragioni della lotta contro il rigassificatore, un movimento che negli scorsi anni ha portato in piazza a Livorno migliaia di persone. Il movimento contro il rigassificatore, oltre ad aver contato su un’ampia partecipazione, ha contribuito a far emergere con urgenza in città le questioni della salute e dell’ambiente, favorendo lo sviluppo di numerose lotte sul territorio e stringendo legami a livello nazionale con numerosi altri movimenti popolari.
Nonostante l’ampio movimento di opposizione al progetto, nonostante stragi come quelle di Viareggio e Genova abbiano dimostrato ancora una volta come la sicurezza e la salute collettive siano sempre subordinate ai profitti di pochi affaristi, l’impianto di rigassificazione sembra essere pronto a entrare in funzione. Adesso che la “FSRU Toscana”, il famoso “bombolone”, è arrivato a largo delle coste livornesi, dobbiamo tornare a denunciare le menzogne e l’arroganza delle istituzioni. Tra le numerose bugie dell’amministrazione locale va evidenziata la falsa promessa di riduzione delle bollette del gas. È stato confermato anche dalla stampa nazionale quanto i comitati affermano ormai da tempo: il rigassificatore porterà bollette più salate ai livornesi, che dovranno garantire di tasca propria i profitti della società OLT.
I “funerali del mare” non saranno i funerali delle lotte, possono invece essere un’occasione per rilanciare mobilitazioni dal basso in difesa della salute e dell’ambiente. È importante adesso dare continuità ai percorsi assembleari, estendere la partecipazione attiva, rifiutando ogni delega al partito o al politico di turno, coscienti che nessuna soluzione può esserci da parte di quelle istituzioni che piegano le proprie stesse leggi per favorire chi devasta i territori e avvelena la popolazione, da parte di quelle istituzioni che reprimono con violenza chi lotta per la salute, contro la militarizzazione, contro lo sfruttamento e il saccheggio capitalista.
Una ennesima dimostrazione del ruolo delle istituzioni ce l’ha data alcune settimane fa la Regione Sicilia. In Sicilia un ampio movimento popolare contro la costruzione del MUOS (un nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari per la marina militare USA) si oppone alla definitiva militarizzazione dell’isola, alla guerra, all’attentato alla salute degli abitanti della zona. Nello scorso aprile la Regione Sicilia aveva revocato le autorizzazioni per l’installazione del MUOS sotto la pressione del movimento popolare, a fine luglio però la Regione stessa ha revocato il proprio provvedimento di revoca delle autorizzazioni, dando il via libera formale ai lavori. Un voltafaccia che ha fatto venire a galla i precedenti accordi della Regione Sicilia con il Ministero della Difesa per garantire la partenza effettiva dei lavori sulla pelle della popolazione.
Se vogliamo vincere, se vogliamo ottenere dei cambiamenti possiamo solo affidarci alle nostre forze. Come anarchici sosteniamo l’autorganizzazione delle lotte, attraverso un metodo assembleare ed orizzontale, attraverso la pratica dell’azione diretta ed il rifiuto della delega ai partiti. Coloro che subiscono come lavoratori e come abitanti i danni dello sfruttamento e della devastazione ambientale sono gli unici che possono migliorare le proprie condizioni, nessuno lotterà al loro posto. Solo in questa prospettiva sarà possibile bloccare davvero questi progetti devastanti e costruire una concreta alternativa, libera e autogestionaria.
Collettivo Anarchico Libertario
Federazione Anarchica Livornese

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Foto commemorazione di Filippo Filipetti 2 agosto 2013

 

 

 

 

 

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Volantino: Giornata in ricordo di Filippo Filippetti

Questo è il volantino diffuso in questi giorni in città per pubblicizzare l’iniziativa in memoria di Filippo Filippetti che si terrà Venerdì 2 agosto alle ore 18:30 di fronte alla lapide di Via Provinciale Pisana 354.

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ARRIVA IL MOSTRO OFFSHORE DOMENICA 4 AGOSTO MANIFESTAZIONE

da: http://www.senzasoste.it/dintorni/comitato-no-offshore-arriva-il-mostro-domenica-4-agosto-corteo-e-funerale-del-mare–appello-alla-cittadinanza

Amici e conoscenti con tristezza annunciano la dipartita del nostro amato MARE

Ucciso da incuria, inquinamento, industrializzazione selvaggia.

Ma l’ultimo colpo al suo generoso cuore è stato l’arrivo del MEGARIGASSIFICATORE

Per questo dichiariamo il lutto stracittadino di Livorno e Pisa in questo uniti dal dolore.

Domenica 4 agosto ore 21 piazza Mazzini (lato Corso Mazzini)

Avrà luogo il funerale di tante lotte e legittime speranze di giustizia che si sono infrante

 Ci avevano detto che il Rigassificatore

avrebbe “salvato” il cantiere navale, avrebbe favorito la riconversione a metano della centrale ENEL di via S. Orlando, avrebbe portato bollette del gas più leggere ai livornesi, avrebbe garantito centinaia di nuovi posti di lavoro …

TUTTE BUGIE

Sarà il primo al mondo nel suo genere: Livorno farà da cavia ad una tecnologia pericolosa, come hanno dimostrato i 66 rilievi mossi dagli esperti incaricati di analizzare la sicurezza dell’impianto.

Provocherà l’inquinamento del mare a causa del cloro utilizzato dall’impianto: anche se i dati sono “topo secret” si può calcolare che il terminale rilascerà ogni giorno circa 300mila m3 di acqua marina “sterilizzata” dal cloro causando fortissimi stress termici e meccanici, e la formazione di cloro-derivati organici e cloramine, fortemente tossici.

Sarà inutile all’economia nazionale perché in Italia di gas ne arriva fin troppo tanto che il governo sovvenziona i costruttori con un fattore di garanzia pari al 71% del mancato guadagno; in parole povere anche se il rigassificatore rimarrà inattivo – evento molto probabile visti i cali dei consumi –il governo garantirà il 71% dei mancati profitti ai gestori, naturalmente caricandoli sulle nostre bollette.

COMITATO CONTRO IL RIGASSIFICATORE LIVORNO – PISA, VERTENZA LIVORNO, COMITATO NO INC PER RIFIUTI ZERO, COMITATO ARIA PULTITA QUARTIERI NORD, COMITATO CONTRO LA DISCARICA DEL LIMONCINO, COMITATO DIFESA DEL CISTERNINO, COMITATO VIA DEL LIMO NCINO

vedi anche

Livorno e Pisa a lutto! Il rigassificatore è partito

Il rigassificatore? Un incubo. L’inchiesta del Secolo XIX. Ma forse a Livorno arrivano gli incentivi

Rigassificatori, senza gli aiuti di stato si preannuncia un flop. Cosa farà OLT?

Vertenza Livorno: Rigassificatore, ci si fermi finchè siamo in tempo

Vertenza Livorno: “Al progetto del rigassificatore sta accadendo quello che avevamo previsto”

Tutte le bugie della propaganda prorigassificatore

Crollo dei consumi di gas: è crisi nera per i rigassificatori

Rigassificatori: anche Brindisi e Trieste rinunciano al progetto

Grassi, la crisi del gas e il rigassificatore

Rigassificatore: sicurezza zero ma il Comune spinge per affrettare i tempi

Rigassificatore: il governo dà mano libera a OLT a discapito della sicurezza dei cittadini

Greenpeace rivela: complotto in alto mare su rigassificatore off-shore

FRSU Toscana: l’incubo di Iren

Il sogno propibito degli incentivi

Rigassificatore: Iren ci prova con A2A ma la multiutility lombarda rifiuta l’affare

FAQ SUL RIGASSIFICATORE

Alcune risposte a domande frequenti sul rigasssificatore

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1. Che cos’è la Olt?

La OLT è una società attualmente controllata dalla multinazionale tedesca E.On Ruhrgas e dalla IREN, formata da ex-municipalizzate di Torino, Genova, Parma, ecc. La società è stata formata nell’ottobre 2002 da un noto pregiudicato, condannato per bancarotta e per tangenti, tale Belleli, che poi l’ha rivenduta ad altri.

2. A cosa serve?

Il rigassificatore è un impianto che riceve il gas allo stato liquido e lo trasforma in gas allo stato gassoso prima di inviarlo tramite gasdotto alla rete nazionale per la distribuzione del metano.

3. Perche’ proprio qui?

Perché il comune di Livorno scambiò l’accettazione del rigassificatore con l’ingresso dell’ex-municipalizzata genovese AMGA, poi confluita in IREN, in ASA; cioè in parole povere i genovesi accettarono di “salvare” l’ASA in cambio dell’accettazione da parte dei livornesi del rigassificatore che inizialmente era stato proposto proprio a Genova che per questioni di sicurezza rifiutò.

4. Che benefici ci sono per i cittadini?

Benefici diretti: NESSUNO visto che la famosa promessa di bollette del gas più leggere è andata in cavalleria; si blatera su ricadute di 400 milioni di euro in 20 anni ma sono discorsi; l’occupazione sarà di un centinaia di persone molte delle quali, tecnici specializzati, verranno da fuori Livorno.

5) Perchè non ci si può avvicinare?

Perché l’impianto è estremamente pericoloso per il rischio di fuga di gas nel corso dell’allibo/sversamento del gas dalla gasiera al terminale; se il gas si spande può prendere fuoco se trova un innesco, come successe a Viareggio tanto per capirsi; cosa può succedere su una nuvola di gas incontra, per esempio, una nave da crociera o un petroliera in transito? Se poi, arriva a terra, e nessuno è in grado di dire che questa ipotesi non può accadere, sarebbe un disastro epocale. Inutile sottolineare come questi impianti rappresentino anche un obiettivo per terroristi pronti a tutto.

6) Si può pescare?

Nella zona di interdizione, fino a 2 miglia dal terminale, non si può fare niente, fra 2 e 4 miglia l’accesso è consentito ma solo in via eccezionale, fa 4 e 8 miglia è possibile passare ma solo tenendosi in stretto contatto radio con il terminale. Quindi per una zona di 8 miglia di raggio, in pratica, non si può far niente

7) Quali sono i rischi per i cittadini e l’ambiente?

L’impianto è il primo del suo genere al mondo, quindi Livorno farà da cavia. Quello che è certo è l’inquinamento provocato dall’utilizzo di acqua marina per il raffreddamento del gas: per evitare che l’utilizzo di acqua marina danneggi l’impianto verrà utilizzato massicciamente il cloro per sterilizzarla ma l’acqua verrà poi ributtata in mare. Anche se le cifre sono top secret si calcola che in un  anno finiranno in mare almeno 630 tonnellate circa di cloro e che giornalmente l’impianto ributterà in mare circa 300mila m3 di acqua sterilizzata con danni che nessuno è in grado di quantificare con esattezza ma che, dal punto di vista economico, possono essere stimati attorno ai milioni di euro (le cifre sono derivate da studi di Greenpeace e WWF, quest’ultimo relativo ad un impianto simile che era stato presentato a Trieste).

8) Da dove passeranno le tubature?

Le tubature sono state realizzate e raggiungono via mare lo Scolmatore per poi arrivare alla stazione ASA del Suese, vicino a Stagno

9) In caso di calamità naturale che cosa succederà?

Nessuno lo sa, ci vorrebbe un mago, quello che si sa è che non esiste un piano di emergenza anche perché a tutt’oggi non si sa chi sia il responsabile della sicurezza in caso di incidente: Capitaneria, Prefettura, Vigile del fuoco … boh

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Giornata in ricordo di Filippo Filippetti. Anarchico livornese, antifascista, ucciso dai fascisti

Giornata in ricordo di Filippo Filippetti

anarchico livornese, antifascista, ucciso dai fascisti

FILIPPETTI

Venerdì 2 agosto 2013

 

ore 18:30

Commemorazione presso la lapide

Via Provinciale Pisana 354

(andando verso Via Firenze, alla ex-scuola di fronte al circolo ARCI “Tamberi”)

 

ore 21:30

Coro Garibaldi d’assalto

Al Teatro Officina Refugio, Scali del Refugio 8

 

Per tutta la serata

Mostre, distribuzione stampa e materiale anarchico

 

Filippo Filipetti, giovane anarchico, viene ucciso il 2 agosto 1922 dai fascisti mentre si oppone, assieme ad altri antifascisti, ad una spedizione punitiva contro Livorno.

Il 2 Agosto 1922 un gruppo di giovani antifascisti, tra i quali alcuni anarchici, ingaggia uno scontro armato nei pressi di Pontarcione con i camion dei fascisti. Muore nella sparatoria Filippo Filippetti, membro degli Arditi del Popolo, sindacalista dell’USI per il settore edile.

 

Nell’estate del 1922 il paese è attraversato da un crescendo di aggressioni compiute dai fascisti nei confronti delle organizzazioni del movimento operaio e singoli militanti; si contano decine di morti fra gli antifascisti.

 

Su iniziativa del Sindacato Ferrovieri Italiano è costituita l’Alleanza del Lavoro, a cui partecipano tutti i sindacati, con l’appoggio dell’Unione Anarchica e del Partito Socialista.

L’Alleanza del Lavoro indice uno sciopero generale ad oltranza per fermare le violenze fasciste a partire dalla mezzanotte del 31 luglio.

 

I fascisti finanziati da agrari e industriali, armati da Carabinieri ed Esercito, protetti dalla monarchia e dalla chiesa, aggrediscono le roccaforti operaie.

 

In molte città, fra cui Piombino, Ancona, Parma, Civitavecchia, Bari i fascisti vengono respinti anche grazie all’azione degli Arditi del Popolo. Nel momento in cui la resistenza operaia cresce, CGL e PSI, sperando in un ennesimo compromesso, si ritireranno dalla lotta, aprendo la strada alla rappresaglia armata del Governo.

 

Livorno è uno dei centri dello scontro. Tra il 1° e il 2 Agosto 1922 squadre fasciste provenienti da tutta la Toscana lanciano la caccia agli antifascisti livornesi, facendo irruzione nei quartieri popolari che resistono all’invasione.

 

Molti furono gli assassinati in quei giorni. Popolani, militanti comunisti, anarchici, repubblicani e socialisti, tra i quali Luigi Gemignani, Gilberto Catarsi, Pietro Gigli, Pilade Gigli, Oreste Romanacci, Bruno Giacomini e Genoveffa Pierozzi.

Negli scontri in periferia viene ucciso il giovane anarchico Filippo Filippetti.

Gli anarchici invitano tutti gli antifascisti a partecipare alla commemorazione.

 

Federazione Anarchica Livornese

cdcfedanarchicalivornese@virgilio.it

 

Collettivo Anarchico Libertario

collettivoanarchico@hotmail.it

http://collettivoanarchico.noblogs.org

 

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