Skip to content


Il campo per i profughi sarà a Coltano

 

riportiamo la notizia presa da internet.
DA: http://www.pisanotizie.it/news/news_20110329_tendopoli_coltano_profughi_libia.html
Coltano: una tendopoli per i profughi libici
L’area dovrebbe essere quella dell’ex-campo di concentramento americano. L’ira del presidente Rossi: “Noi con questa scelta non c’entriamo nulla. E’ una scelta d’imperio del Governo”. “Il sindaco Filippeschi: “E’ molto negativo che su vicende come questa venga data una notizia senza alcun confronto preventivo con il Comune. E’ un metodo barbaro”.
 

16d7b6b7c2f80d8a374c4be6d1597b27
E’ arrivata nella tarda serata di ieri la notizia secondo la quale il Governo avrebbe deciso la sede di Coltano come luogo dove potrebbe sorgere la terza tendopoli, dopo quelle di Manduria e Trapani, per ospitare i migranti sbarcati a Lampedusa. Non si tratta di un’area militare ma di un’area del demanio dove tra il maggio e il settembre 1945 la 92a Divisione ‘Buffalo’ della V Armata Usa gestiva un campo di concentramento in cui furono rinchiusi circa 35 mila ex militari della Repubblica Sociale Italiana. L’intenzione del Governo, al cui piano definitivo stanno lavorando i tecnici dell’unità di crisi del Viminale, e che sarà oggi sul tavolo del Consiglio dei ministri per la sua approvazione definitiva prevede la realizzazione di una tendopoli su cui i numeri ancora non vi sono certezze ma si dovrebbe arrivare intorno alle 1000 alle presenze. Questa notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno per il presidente della Regione Enrico, Rossi che aveva dato da subito una disponibilità all’accoglienza dei profughi libici nel territorio toscano ma in modalità e forme molto assolutamente diverse per metodo e merito: non una mega-tendopoli ma diversi centri di accoglienza di ridotte dimensioni in tutte le provincie toscane. E la reazione di Rossi è stata durissima: ” “Noi con questa scelta non c’entriamo nulla. E’ una scelta d’imperio del Governo”. “Avevamo dato la disponibilità all’accoglienza – prosegue Rossi – ed eravamo pronti. Per domani (oggi per chi legge) era già stata convocata una riunione con sindaci e presidenti di provincia, associazioni del volontariato insieme al prefetto di Firenze, proprio per esaminare un primo elenco di possibili luoghi dove organizzare l’ospitalità per i profughi”. “Il governo invece agisce d’imperio e decide per conto suo, senza consultare nessuno. In questo modo – conclude Rossi – non ci può essere alcuna collaborazione”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la prima reazione del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi: “E’ molto negativo che su vicende come questa venga data una notizia senza alcun confronto preventivo con il Comune. E’ un metodo barbaro”. “Si dice solo che sorgerà su un’area che non appartiene alla Difesa – ha aggiunto Filippeschi – ma non si sa quale perché nessuno ci ha mai detto niente di ufficiale e nessun confronto è stato avviato prima con il territorio, nonostante noi avessimo già messo in guardia le autorità dalle criticità che abbiamo. Senza contare che Coltano è un’area che appartiene per intero al parco naturale di San Rossore”. Sarà quindi decisiva la giornata di oggi in base a quanto verrà deciso a Roma e a come andrà l’incontro che si terrà a Firenze e a cui parteciperanno gli assessori competenti di tutte le città della Toscana e i Presidenti delle Province.
da:
http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20110329_00015.shtml 

Firenze, 29 mar. (TMNews) – Il Governo avrebbe individuato in un’area a Coltano, nei pressi di Pisa, il luogo della terza tendopoli che, oltre a Manduria e Trapani, dovrà ospitare i migranti di Lampedusa. A tale ipotesi gli amministratori locali reagiscono tutti con sorpresa e dissenso, sia per le modalità di questa scelta, sia perché, a Coltano, la tendopoli si situerebbe all’interno del parco di San Rossore. Una zona, che, accusa il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, non appartiene alla Difesa: “è un modo di agire barbaro -dice Filippeschi- nessuno ci ha mai detto niente di ufficiale e nessun confronto è stato avviato prima con il territorio”. Anche il presidente della Toscana, Enrico Rossi, prende le distanze da “questa scelta con cui noi non c’entriamo nulla. Il Governo ha agito da solo, d’imperio”.

Da parte di Filippeschi e Rossi vi è poi il rifiuto di accentrare i profughi in unico luogo. “Sarebbe meglio diversificare i siti di accoglienza -sottolinea il presidente della Regione- puntiamo a spazi piccoli, strutture per un massimo di 200 persone” e ricorda come “l’unica condizione scaturita dal tavolo col Governo è che si ospiti un profugo ogni mille abitanti”. Ma tutto lascia pensare che il luogo individuato da Roma sia questa vecchia stazione di trasmissione, ora dismessa, provvista di recensione, già usata dagli americani nella seconda guerra mondiale.

A Coltano c’era un campo di concentramento di prigionieri di guerra organizzato dagli alleati in Toscana, i PWE 336, 337 e 338. Vi furono rinchiusi circa 35 mila ex militari della Repubblica Sociale Italiana, tra i reclusi si ricordano gli attori Walter Chiari, Dario Fo, Enrico Maria Salerno, Raimondo Vianello, il giornalista Enrico Ameri, e i politici Mirko Tremaglia e Giuseppe Turini. Quanto alla prigionia di Ezra Pound esistono due tradizioni: l’una ricorda il poeta a Coltano, l’altra a Metato, sempre a pochi chilometri da Pisa.

Posted in Antirazzismo, Carcere, Generale, Internazionale, Repressione.

Tagged with , , , , , , , , .