Manifesto di solidarietà con il movimento NO TAV
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– Giugno 30, 2011
Appello per la manifestazione nazionale del 3 luglio
riceviamo e pubblichiamo:
Dalla Valle che Resiste e non si arrende
Appello per la manifestazione nazionale del 3 luglio
Il coordinamento dei comitati notav riunito a Bussoleno il 29 Giugno indice per domenica 3 luglio dalle ore 9 una manifestazione di carattere nazionale in seguito allo sgombero del presidio della Maddalena.
La manifestazione avrà carattere popolare con l’obbiettivo di assediare le zone di accesso alla Maddalena occupate illegittimamente dalle forze di polizia e dalle ditte incaricate di costruire un immenso campo militare, e non un cantiere, distruggendo il territorio senza alcuna considerazione per l’ambiente, la storia e la civiltà della nostra Valle e non solo.
Saremo un popolo in movimento, pacifico e determinato per difendere i beni comuni, la nostra terra e il futuro di tutti e tutte.
Non siamo mai stati un movimento Nimby. La solidarietà di questi giorni ci dice che combattiamo una lotta che riguarda tutti.
Per questo invitiamo, quanti hanno a cuore la democrazia del nostro paese, chi ancora ha coraggio d’indignarsi, a partecipare all’assedio.
(Attraverso i siti internet e un numero telefonico dedicato faremo circolare le informazioni necessarie per raggiungere la manifestazione).
No TAV! No mafia! No alla militarizzazione!
Si al rispettodella Valle! Si alla volontà di riscatto di tutta l’Italia!
Il coordinamento dei comitati delle Valli No Tav, Torino e Cintura
Bussoleno 29 giugno 2011
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– Giugno 30, 2011
Solidarietà alla libera repubblica della Maddalena
Solidarietà alla libera repubblica della Maddalena
Di seguito il comunicato emesso ieri dalla Commissione di Corrispondenza
della Federazione Anarchica
Almeno duemila agenti fra polizia, carabinieri, guardia di finanza e corpo
forestale.
Una quantità impressionante di lacrimogeni sparati contro i manifestanti.
Idranti e ruspe per spazzare via le barricate contro il TAV. A dieci anni
dal massacro di Genova, lo Stato italiano ha voluto imporre il suo dominio
contro la Libera Repubblica della Maddalena, un presidio di libertà e
autogestione costruito dalla popolazione valsusina che resiste alla
devastazione ambientale.
Le minacce del ministro dell’Interno Maroni si sono concretizzate alle
prime luci dell’alba: un’operazione militare in grande stile sostenuta dal
plauso di tutti i poteri forti, dai partiti di centrodestra e
centrosinistra passando per Confindustria.
Nonostante questo, il movimento NO TAV non si piega: la resistenza
continua nella convocazione di scioperi spontanei nelle fabbriche della
valle (quattro fabbriche, da stamane, in sciopero spontaneo), nei blocchi
stradali e ferroviari di queste ore convulse, nella generosa
consapevolezza dei valsusini che lottano a mani nude per la salvaguardia
della loro valle, della loro salute, del loro futuro.
La mobilitazione in risposta all’arroganza del governo si sta estendendo
nella penisola: alcune organizzazioni hanno proclamato lo sciopero
generale; presidi e manifestazioni di protesta si annunciano, per il
pomeriggio, in moltissime città italiane.
I fatti di questa mattina dimostrano che la vera violenza è quella dello
Stato che spiana la strada agli interessi criminali del capitalismo
ripristinando il suo disordine in punta di manganello.
La Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana
denuncia la repressione dello Stato nei confronti di questa lotta
decennale per la libertà e l’autodeterminazione e rinnova la sua massima
solidarietà alle popolazioni valsusine in lotta.
Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana – FAI
Lunedì 27 giugno 2011
—
Commissione di Corrispondenza
Federazione Anarchica Italiana
www.federazioneanarchica.org
Tel. 333 3275690
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– Giugno 28, 2011
Comunicato sulla manifestazione di solidarietà di ieri a Livorno
riceviamo e pubblichiamo
Ieri, lunedì 27, numerosi soggetti politici e sociali e semplici cittadini, sono scesi in piazza per un presidio di solidarietà con il movimento NO TAV, attaccato con violenza dalla polizia quella stessa mattina.
La manifestazione si è poi spontaneamente trasformata in corteo. Seguendo l’esempio di quello che stava succedendo in moltissime altre città italiane, è stata fatta una azione simbolica davanti a due sedi del Partito Democratico, come principale responsabile di anni di repressione e violenze contro la popolazione della Val di Susa e che solo poche settimane fa, aveva chiesto l’intervento dell’esercito contro il movimento NO TAV.
Leggiamo sul Tirreno on line che ci sarebbero stati “spintoni” tra manifestanti solidali con il movimento NO TAV e militanti del PD di fronte al circolo del PD di Piazza Magenta. Ma niente di tutto ciò è realmente accaduto. Lo stesso giornale riporta che un anziano militante del PD avrebbe riportato contusioni, questo è completamente falso. I fatti si sono svolti in modo totalmente diverso. Anzi, sono stati gli stessi militanti del PD presenti nella sede che hanno aggredito i manifestanti. I manifestanti, restando sul marciapiede, stavano legando davanti alla sede un nastro bianco e rosso dei lavori in corso, a quel punto i militanti del PD dalla soglia della loro sede hanno strappato il nastro e hanno rotto il cartello che un manifestante teneva in mano, cercando di strapparglielo.
Quando poi al megafono i manifestanti hanno più volte ripetuto che si trattava di una azione simbolica e pacifica e che i manifestanti presenti sul marciapiede erano stati aggrediti dai militanti del PD, questi ultimi sono rientrati nella sede. Quindi è stato di nuovo legato il nastro ed il corteo è ripartito per informare la cittadinanza sulla repressione in atto in Val di Susa.
I tentativi per far passare come violenza la libera espressione del dissenso politico non devono avere spazio. Violento è chi sgombera con ruspe, manganelli, lacrimogeni ed idranti l’intera popolazione di una valle, violento è chi invoca l’esercito contro un movimento di resistenza popolare, violento è chi non tollera, come il PD, ogni tipo di dissenso politico.
Manifestanti solidali con il movimento NO TAV
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– Giugno 28, 2011
STASERA CHIAMPARINO A LIVORNO!
dall’evento su facebook:
http://www.facebook.com/event.php?eid=115033165254189
h 21 Bottini dell’Olio (viale Caprera), Livorno
Il 28 Giugno, il sindaco di Livorno incontrerà l’ex sindaco di Torino, Chiamparino, ai Bottini dell’Olio. Chiamparino, per 10 anni sindaco di Torino, sostenitore del progetto TAV e complice della repressione subita dal movimento No Tav degli ultimi 10 anni, sarà domani a Livorno.
ORE 21.00 – BOTTINI DELL’OLIO
LIVORNO CITTA’ NO TAV.
SOLIDARIETA’ AL POPOLO VALSUSINO
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– Giugno 28, 2011
SOLIDARIETA’ AL MOVIMENTO NO TAV!
La violenta aggressione poliziesca alla popolazione della Valsusa è iniziata lunedì 27 alle 4,30. E’ quanto ha deciso il Governo per ottenere l’apertura dei cantieri per la costruzione dell’Alta Velocità ferroviaria.
Il governo afferma che se i cantieri non fossero stati aperti entro il 30 giugno l’Italia avrebbe perso i finanziamenti europei. I finanziamenti non sono destinati ai ceti popolari, i finanziamenti li pagano gli sfruttati di tutta Europa e vanno a vantaggio degli affaristi e degli speculatori che si arricchiscono devastando l’ambiente e la salute, sfruttando gli operai delle ditte che lavorano all’Alta Velocità.
Il Governo afferma che l’intervento poliziesco è stato reso necessario per difendere gli operai incaricati di aprire i cantieri. Ma dov’era la polizia quando gli operai sono morti a decine durante i lavori per l’Alta Velocità tra Firenze e Bologna?
Nel Mugello l’alta velocità ha saccheggiato l’Appennino tosco-emiliano, ha causato decine di omicidi bianchi, l’inquinamento e lo stravolgimento delle falde idriche. Per impedire che questo accada anche in Val di Susa, la popolazione locale lotta ormai da anni.
La lotta per fermare il TAV ha fermato per anni la speculazione con la solidarietà e l’azione diretta, ed è stata un esempio per tante altre lotte popolari. Oggi il Governo ci riprova.
Oggi noi siamo in piazza per esprimere la solidarietà concreta alla popolazione della Valsusa vittima dell’ennesima aggressione.
Invitiamo tutti coloro (gruppi, comitati, singoli cittadini) che hanno a cuore l’ambiente e la libertà di opporsi alle prepotenze a scendere in piazza con noi.
Federazione Anarchica Livornese – F.A.I.
Collettivo Anarchico Libertario
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– Giugno 28, 2011
Livorno si mobilita per la lotta NO Tav. Chiuse simbolicamente le sedi del PD
da: senzasoste.it
Dopo che all’alba lo Stato con 2000 agenti delle forze dell’ordine ha attaccato la comunità della Val Susa sgomberando i terreni destinati all’alta velocità, in tutta Italia sono stati organizzati presidi e manifestazioni di solidarietà. E a Livorno, oggi, un centinaio di persone ha risposto alla mobilitazione in solidarietà ai NO Tav, con un corteo improvvisato che ha attraversato le strade della città. I manifestanti, partiti da piazza XX settembre, e distribuendo volantini durante il tragitto, si sono diretti alla sede del PD di Piazza Magenta. A quel punto la sede è stata simbolicamente chiusa con il nastro segnaletico. Una denuncia a chiare lettere per l’operato del partito di Bersani, che di fatto ha richiesto e ottenuto l’intervento delle forze dell’ordine in Val Susa. Un intervento contro la popolazione, in barba ai discorsi sulla democrazia, la legalità, la partecipazione. Parole gettate ancora una volta al vento per il Partito Democratico, che sceglie la linea degli affari, e non dello sviluppo come ci vorrebbero far credere, e rafforza la sua alleanza con la Lega Nord (che perde definitivamente la credibilità del suo slogan propagandistico “padroni a casa nostra”). Il ministro Maroni ha infatti accolto le richieste della galassia del PD piemontese, che con Fassino e Chiamparino su tutti, aveva richiesto al governo persino l’uso dell’esercito per iniziare finalmente i cantieri e ricevere i finanziamenti europei. E mentre 2000 agenti di polizia hanno inscenato una guerra, bombardando la valle con un’ora di lancio di lacrimogeni, e distruggendo i presidi NO TAV, il PD in giornata è riuscito solo a esprimere attestati di stima e solidarietà per quei pochi agenti feriti. Fiano, responsabile sicurezza PD, rovescia quasi la dinamica dei fatti, affermando che “non ci sono scuse per i violenti“. Bersani è sulla stessa scia. Questo è il Pd. Un comitato d’affari pronto ad appoggiare la peggiore delle repressioni quando c’è da salvaguardare il proprio tornaconto economico. E’ per questo che le sedi livornesi (come avvenuto in tutta Italia) sono state simbolicamente chiuse. Del resto anche il senatore livornese Filippi, in giornata, si è unito alla retorica condanna per chi difende energicamente le proprie terra dalla devastazione delle imprese, solidarizzando con le forze dell’ordine. Ma come hanno reagito i militanti del PD presenti alla sede del Partito Democratico per un giro di nastro isolante a chiudere la loro porta? 406 km tra Livorno e Chiomonte, ma le strategie e le risposte sono sempre le stesse. Chiamando la polizia e tentando in maniera goffa di allontanare a spinte i manifestanti. Il corteo è proseguito per via Magenta, ha attraversato Piazza Cavour, il Mercato Centrale e Piazza della Repubblica, poi ha imboccato Via Garibaldi. A metà della via, un’altra sede del PD è stata chiusa con il nastro. Poi il corteo è rientrato in Piazza XX Settembre. Una bella risposta cittadina, al tentativo di soffocare la lotta simbolo contro la devastazione dell’ambiente e la speculazione. E la giornata è stata è un chiaro segnale anche al PD livornese, complice delle scelte nazionali del partito e anch’esso impegnato nelle costruzione di grandi quanto inutili opere, come dimostra la scelta del rigassificatore off-shore. Da oggi, i nemici, son sempre meno all’ombra. (Orla. San.) 27 giugno 2011
Un video dell’iniziativa a cura di Giacomo Bazzi
Le foto:
Succ. > |
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– Giugno 28, 2011
AGGIORNAMENTI DALLA VAL DI SUSA
riceviamo e diffondiamo
h 08:06
sfondata la barricata centrale. forte uso di lacrimogeni. i compagni sono
riusciti a chiudere la barricata successiva.
Barricata di Giaglione tutto tranquillo.
Per chi non riuscisse a venire in valle: alle 15.30 presidio davanti alla
sede torinese del PD in via San Francesco d’Assisi.
Federazione Anarchica Torinese // 338 6594361
h 07:37
La polizia si è messa in contatto con la comunità montana per comunicare
che tra dieci minuti attaccano per sgomberare tutto. Si rinnova a tutti
l’appello per venire qua a dare sostegno.
Per chi non riuscisse a venire in valle: alle 15.30 presidio davanti alla
sede torinese del PD in via San Francesco d’Assisi.
Federazione Anarchica Torinese // 338 6594361
h 06:53
Turi Vaccaro, anarchico e non violento, si è buttato
sull’autostrada per
tentare di bloccare la ruspa (che non è ancora riuscita a spezzare il
guard rail). È stato bloccato, malmenato e portato via di peso dalla
polizia.
Federazione Anarchica Torinese // 338 6594361
h 06:33
Una ruspa alla barricata dell’autostrada e diversi mezzi della polizia. I
compagni che non sono riusciti a scendere a Chiomonte in treno stanno
bloccando a singhiozzo la statale del Monginevro.
Per chi è a Torino ore 15.30 presidio davanti alla sede provinciale del PD
via San Francesco d’Assisi.
Nel frattempo si rinnova l’invito a venire qua in valle. Chi non riuscisse
è invitato a bloccare lì dove è.
Federazione Anarchica Torinese // 338 6594361
h 06:27
Hanno tagliato il guard rail sull’autostrada e si stanno avvicinando alla
barricata lato giaglione. stanno scendendo a piedi i carabinieri.
Bloccata anche la statale. L’autostrada continua ad essere bloccata su
ambo i sensi di marcia.
Per chi è a torino ore 15.30 presidio davanti alla sede provinciale del PD
via San Francesco d’Assisi.
Nel frattempo si rinnova l’invito a venire qua in valle.
h 06:19
Hanno tagliato il guard rail sull’autostrada e si stanno avvicinando alla
barricata del sol levante lato giaglione. stanno scendendo a piedi i
carabinieri.
Per chi è a Torino ore 15.30 presidio davanti alla sede provinciale del PD
via San Francesco d’Assisi.
Nel frattempo si rinnova l’invito a venire qua in valle.
Federazione Anarchica Torinese // 338 6594361
h 05:09
La polizia si sta avvicinando al presidio della Maddalena. Hanno bloccato
l’autostrada e diversi automezzi delle forze dell’ordine si stanno
avvicinando al presidio ma devono ancora raggiungere le barricate.
Federazione Anarchica Torinese // 338 6594361
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– Giugno 27, 2011
SOLIDARIETÀ!
Nello stesso giorno in cui i partiti di opposizione festeggiavano il ritorno ad una “giustizia uguale per tutti” grazie all’esito del referendum, la giustizia e lo stato hanno mostrato il loro vero volto. Lunedì 13 giugno 7 persone sono state arrestate, 6 ai domiciliari e 1 in carcere a San Vittore a Milano, ad altre 9 è stato imposto l’obbligo di firma. Questo è un altro tassello che va ad aggiungersi all’operazione repressiva nei confronti del movimento fiorentino iniziata il 4 maggio scorso.
Lo scorso mese infatti con 22 perquisizioni, 17 obblighi di firma, 5 arresti domiciliari e 78 indagati, si apriva a Firenze una nuova pagina della guerra dichiarata dal governo ad ogni forma di dissenso.
Negli ultimi mesi in tutta italia si sono susseguite azioni repressive, a Bologna, a Padova, a Firenze, a Torino e proprio in questi giorni in Val di Susa contro il movimento NO TAV.
Quello di Firenze è forse l’esempio più evidente del senso complessivo di queste ultime operazioni poliziesche. Nel capoluogo toscano infatti si sono voluti colpire compagni e compagne, studenti, lavoratori, si è voluto colpire, con una montatura da 90 indagati, chi negli ultimi due anni si è attivato nel movimento contro la “riforma Gelmini”, nelle mobilitazioni antifasciste e nella lotta antirazzista.
Attorno ai reati contestati (tra cui istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale, deturpamento e imbrattamento, manifestazione non autorizzata, resistenza a pubblico ufficiale, interruzione di pubblico servizio), la questura, il PM ed il GIP hanno voluto costruire un’associazione a delinquere. Un vero e proprio tentativo di stroncare la Firenze che lotta, di attaccare ogni forma di dissenso, di colpire le realtà più attive per ostacolare nuove mobilitazioni e prevenire ogni forma di ribellione.
In un contesto come quello attuale, in cui la violenza dello stato e lo sfruttamento si fanno sempre più pesanti, in cui partiti ed istituzioni perdono sempre più consenso, in cui si vanno sviluppando e radicando nel paese numerose situazioni di lotta, cresce nel governo, nei partiti d’opposizione e nei padroni, la paura di una vera estensione e radicalizzazione delle lotte.
Nell’ultimo mese questa paura si è espressa nelle operazioni poliziesche in diverse città e nella richiesta di intervento dell’esercito, prima contro gli operai dei cantieri navali, poi contro il movimento popolare NO TAV in Val di Susa. Parallelamente si è tentato di catalizzare in senso elettorale il malcontento diffuso, sfruttando le elezioni amministrative ed il referendum.
E’ questo il senso dell’operazione repressiva a Firenze. E’ necessario adesso estendere la solidarietà e ripartire dalle lotte.
Come Collettivo Anarchico Libertario di Livorno siamo solidali e vicini a tutte le compagne ed i compagni arrestati.
LIBERTA’ PER TUTTE E PER TUTTI!
Collettivo Anarchico Libertario – Livorno
collettivoanarchico@hotmail.it
http://collettivoanarchico.noblogs.org
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– Giugno 19, 2011